mercoledì 3 febbraio 2010

Comunicare è dialogare

Dialogare non è facile. Meglio fare da soli che litigare, obbligare, convincere, obbedire.
Dialogare non è informare, dirigere, ordinare, prevalere, dimostrare.
Dialogare significa essere disposti a cambiare qualcosa di se stessi, fare il primo passo, varcare una distanza, riconoscere la dignità dell’altro.

Il dialogo nasce dall’accettazione, dal riconoscimento della pari dignità delle persone e prevede la rinuncia alle presunte certezze e verità assolute in favore della relazione.

Dialogare non significa necessariamente amare l’altro, o condividerne le ragioni, ma accoglierlo così com’è, ascoltarlo e capire il suo mondo, comprendere il suo punto di vista non filtrandolo attraverso il nostro.

Per parlare con gli altri dobbiamo prima parlare con noi stessi. Dobbiamo ammettere e riconoscere che la nostra educazione, la nostra cultura, tutto il nostro ambiente ci rendono inevitabilmente vittime di pregiudizi e stereotipi. Dobbiamo considerare relativo, e quindi mutevole, qualcosa che siamo abituati a pensare come assoluto. L’ideale è essere così forti da non rimanere attaccati alle nostre opinioni e vincere la paura dell’imprevisto.

E allora saremo capaci di parlare e agire non per prevalere o “dimostrare di avere ragione” ma per riflettere, imparare, condividere un altro pezzo di strada del nostro percorso umano, personale e collettivo.

2 commenti:

  1. Vero.
    Bel post. :)

    Dialogare per una marca significa non significa solo promuovere il proprio prodotto o servizio, ma anche:
    . ascoltare e gestire la propria reputazione
    . sviluppare iniziative di marketing
    . dare risalto alle vendite
    . sviluppare il proprio prodotto, migliorandolo sulla base delle raccomandazioni
    . supportare i propri consumatori

    E credo che la lista possa essere anche più lunga, aggiungeresti altro tra le priorità più alte?

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  2. Ciao Stefano!
    Intanto grazie per aver letto e apprezzato questo post.

    Più che aggiungere qualcosa io invertirei l'ordine dell'elenco che mi hai sottoposto.

    Io direi che se una marca
    1. supporta i suoi clienti
    2. realizza i prodotti che le chiedono
    3. condivide i suoi successi commerciali
    4. sviluppa iniziative che favoriscono il dialogo
    e soprattutto non si sottrae alle critiche....

    ...allora potrà dire di aver cominciato a costruirsi una buona reputazione.

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